Ora Antonella e Nicola sono di nuovo insieme

Le storie

Coppie in crisi che ritrovano la gioia di stare insieme, le conversioni dietro le sbarre, l’eroismo di chi perdona i propri assassini. Ecco come la misericordia può cambiare la vita: «Ci siamo riscelti»

«Il nostro giubileo? L’abbiamo già vissuto due anni fa, quando siamo stati abbracciati dalla misericordia del Padre». Così due sposi romani hanno trovato il coraggio di ripartire

 Sette anni di matrimonio e sette anni di separazione. Non è il titolo di un film, ma una storia vera. E questa volta a lieto fine. Perché, dopo aver conosciuto la sofferenza dell’incomprensione, dopo aver attraversato la terra gelida e deprimente della lontananza che rende tutto più difficile e più triste, che oscura il futuro e ti lascia nel cuore interrogativi pesantissimi sulle scelte da compiere per se stessi, per il proprio partner, per i propri figli, Antonella e Nicola Lops hanno trovato il coraggio e la grazia di ricominciare. Il loro giubileo della misericordia l’hanno vissuto con un paio d’anni di anticipo e ora, alla vigilia del grande appuntamento annunciato da papa Francesco, possono testimoniare con gioia rinnovata che sì, la Provvidenza trova sempre il modo di stendere il suo braccio sulle incomprensioni degli uomini. Basta essere disposti ad aprire il cuore per ascoltare. E gli occhi per vedere le persone buone che Dio mette sulla nostra strada. Antonella e Nicola, coppia romana con due figli, Sara di 11 e Paolo di 14 anni, ce l’hanno fatta. Hanno aperto i loro cuori alla conversione e hanno accolto la carezza tenera di chi desiderava che la loro storia dovesse ricominciare.

Entrambi infermieri in un grande ospedale romano, si erano sposati nel ’99, affrettando un po’ la decisione, perché il padre di lui era gravemente malato e loro desideravano che fosse presente al momento del ‘sì’. Poi, in occasione della prima gravidanza, qualcosa si inceppa nelle dinamiche di coppia. Si profilano le prime incomprensioni, spunta un’altra persona, una collega di lavoro, a cui Nicola confida troppo spesso le loro difficoltà. La perdita del padre, con il dolore sordo che scava nel cuore e l’incapacità di vivere insieme quel momento di profondo disagio, aprono nuovi squarci in un rapporto che è già diventato pericolosamente balbettante. «Così abbiamo deciso di separarci – spiega Antonella – nella convinzione che per noi non ci fosse più alcuna altra possibilità».

Nella separazione però, paradossalmente, i due si scoprono un po’ più vicini. L’impegno di stare accanto ai bambini, lo sforzo di far loro sentire, nonostante tutto, il calore di una presenza, ricostruisce silenziosamente, mese dopo mese, ponti che sembravamo irrimediabilmente sgretolati. «Fino alla separazione – riprende Antonella Lops – la nostra vita di fede era abbastanza episodica, vissuta con formalità e indifferenza. Dopo la separazione sentivamo dentro una rabbia sorda, sia per quello che ci era successo, sia per l’atteggiamento di lontananza con cui ci dicevano che la Chiesa guardasse al problema dei separati». Allo stesso tempo però qualcosa nel loro cuore sembrava suggerire il dovere di non rassegnarsi, quasi che inconsapevolmente i due ex coniugi sapessero che non tutto era perduto. Lei trascorre alcuni giorni a Medjugorjie. Lui parla del loro problema con alcuni sacerdoti finalmente accoglienti e comprensivi. Qualcuno suggerisce loro: «Perché non provate a seguire il programma di Retrouvaille per le coppie in difficoltà?». Ci riflettono insieme, si confrontano, ne parlano a lungo, chiedono aiuto alle persone giuste. Quando arriva la proposta di Nicola per tentare di tornare insieme, i loro cuori sono già pronti ad accogliere l’ipotesi. Il week-end di Retrouvaille, e il successivo programma di accompagnamento fanno il resto. «Siamo stati sorpresi positivamente – riprende lei – dalla delicatezza e dall’efficacia della proposta. Ci hanno parlato di dialogo, di perdono, di intimità, di fiducia, di ricostruzione del rapporto e di tanti altri aspetti della vita di coppia. Ma non discorsi teorici, proposti da esperti e da professori. Soprattutto indicazioni pratiche. Le coppie che ci parlavano, avevano vissuto, prima di noi, i nostri stessi disagi». Quando, dopo circa tre mesi, a dicembre del 2013, il programma finisce, Antonella e Nicola si sentono pronti a ricominciare. «Abbiamo rinnovato le promesse matrimoniali e abbiamo trovato il coraggio per sceglierci nuovamente. Il nostro rapporto di coppia è rinato». Il 4 ottobre scorso, alla vigilia del Sinodo straordinario, hanno raccontato la loro esperienza in piazza San Pietro, davanti al Papa. «Ora – concludono – non solo abbiamo capito come affrontare le discussioni e i contrasti tra noi, ma avvertiamo in modo distinto l’abbraccio della misericordia. Non possiamo far altro che ringraziare Dio, che è stato buono con noi»

da Avvenire