decalogo collaboratori catechesi per formarsi e vivere il cuore della FEDE ed annunciare la GIOIA

Per preparare nel tempo ai ministeri parrocchiali di lettore, accolito, CATECHISTA come inteso dalle nuove disposizioni del Papa (Lettera Apostolica Antiquum ministerium), il Parroco è il primo catechista e a partire dall’A. D. 2023 viene aiutato dai genitori e dai Collaboratori nella catechesi (battesimale, eucaristica, familiare, cresima giovani ecc.) che scelti man mano si formeranno (con iter formativo e criteri) e come Collaboratori parrocchiali riceveranno il MANDATO anno per anno. Il Collaboratore nella catechesi serve la Comunità e vive i seguenti valori basilari racchiusi in questo DECALOGO:

1 piena comunione con il Parroco e generosa partecipazione alle attività parrocchiali (senza interferenze o sovrapposizioni con attività esterne). Non organizza eventi in coincidenza del catechismo, della S. Messa domenicale e celebrazioni. Vive in sintonia con i collaboratori pastorali essendo umile, gioioso, corresponsabile e trasparente;

2 ha buon senso e capacità di equilibrio, testimonia la FEDE nutrendosi dell’Eucarestia, partecipa con gioia alla S. Messa domenicale (Giorno del Signore e Pasqua della settimana) con i propri familiari, parenti, amici (per essere protagonisti della fede, che non resta nel privato ma per sua natura è sociale ossia coinvolgente per essere evangelizzatori del Terzo Millennio). Anima stando in mezzo ai ragazzi e genitori. Il cristianesimo è incarnazione nella storia (segno nell’oggi);

3 cura la confessione bimestrale, con proposito sacramentale, la preghiera personale e il canto dei ragazzi. Racconta ai ragazzi la propria storia di fede e fa visitare gli anziani e i malati;

4 partecipa all’Adorazione eucaristica (Chiesa S. Bernardino) con turni propri almeno mensili; ha cura della formazione spirituale con le Encicliche papali e il Magistero della Chiesa;

5 è propositivo e favorisce la formazione delle famiglie dei ragazzi (con incontri, gite, percorsi formativi ecc.) nonché la cura, la pulizia e il decoro accogliente degli ambienti della catechesi;

6 segue personalmente negli anni i ragazzi affidati (una telefonata al compleanno, nelle feste, nei traguardi e nella crescita della vita). Gli anni impegnativi dell’adolescenza richiedono una forte vicinanza e maggiore interessamento alla loro crescita e alle famiglie. Sa significare la loro vita;

7 attiva percorsi di post-catechesi perché l’AMICIZIA, base per la vita di fede, va nutrita negli anni. Offre disponibilità mensile per un incontro di oratorio parrocchiale, sala Fra Immacolato;

8 ha rispetto delle opinioni altrui e cura l’accoglienza di tutti (con occhio attento a cogliere i talenti personali e a saperli valorizzare);

9 testimonia il Comandamento della Carità con scelte di tempo, di dono e di risorse;

10 appartiene e vive la Parrocchia come CASA e come propria famiglia (la Chiesa è famiglia di famiglie convocati e nutriti alla mensa della Parola e dell’unico Pane spezzato).

DA MEDITARE

“Il Catechista è chiamato in primo luogo a esprimere la sua competenza nel servizio pastorale della trasmissione della fede che si sviluppa nelle sue diverse tappe: dal primo annuncio che introduce al Kerigma, all’istruzione che rende consapevoli della vita nuova in Cristo e prepara in particolare ai sacramenti dell’iniziazione cristiana, fino alla formazione permanente che consente ad ogni battezzato di essere sempre pronto a rispondere a chiunque domandi ragione della speranza (1 Pt 3,15). Il Catechista è nello stesso tempo testimone della fede, maestro e mistagogo, accompagnatore e pedagogo che istruisce a nome della Chiesa. Un’identità che solo mediante la preghiera, lo studio e la partecipazione diretta alla vita della comunità può svilupparsi con coerenza e responsabilità” (Direttorio per la Catechesi, 113)

Il segreto del maestro: “Forse la grandezza del mio maestro era tutta qui. In questa sua capacità di comunicare messaggi profondi più con il silenzio che con le parole, di lavorare su domande legittime, di non tirare mai conclusioni per tutti, di costruire occasioni di crescita reciproca, di accettare le differenze come dono, di ritenere i suoi ragazzi titolari di una forte capacità progettuale, di dare più peso alla sfera relazionaleche a quella dell’istruzione da trasmetterci, di interpretare la scuola come un gioco, anzi come una festa in cui il primo a divertirsi era lui. Vorrei augurare a tutti voi che i vostri ragazzi provino per voi gli stessi sentimenti che ho provato io per il mio vecchio maestro delle elementari … statene certi: se restate saldi in Gesù e vi animerà una forte passione di trasmettere la sua Verità, essi, i vostri ragazzi di oggi, un giorno verranno a farvi visita. Sì, perché diventati professori dell’università gregoriana, torneranno da voi per recuperare quei frammenti di mistero, di cui non hanno ancora trovato spiegazione neppure sui libri di teologia” (don Tonino Bello, 3 marzo 1991)

Coraggio. Possiate trovare nel vostro duro lavoro, il consenso degli ultimi, il sostegno dei cittadini, la solidarietà dei collaboratori, il rispetto degli avversari, la benedizione di Dio” (don Tonino Bello)

“Scrivo a voi … Lettere di un Vescovo ai catechisti” (testimoni credibili): per essere credenti-credibili-creduti

“Chiamato ad annunciare la tua Parola, aiutami, Signore, a vivere di te, e ad essere strumento della tua pace. Assistimi con la tua luce, perché i ragazzi che la comunità mi ha affidato trovino in me un testimone credibile del VANGELO” (Vivere di Te, Preghiera di don Tonino Bello)

“Santa Marta, 30 gennaio 2021. Cari catechisti, vi chiedo di non perdere l’entusiasmo. Come gli artigiani, anche voi siete chiamati a plasmare l‘annuncio con creatività. Non cedete allo scoraggiamento e allo sconforto. Restate sempre in alto, sostenuti dalla misericordia del Padre. Il Papa v’incoraggia e vi sostiene. Francesco”.

DIO CI BENEDICA E CI DIA LA GIOIA DI LAVORARE NELLA SUA VIGNA.

Vinchiaturo (CB): 5/10/2023             Il Parroco: don Peppino C. e CPP (con Assemblea del 21/9/23)