Parrocchia “S. Croce”, Vinchiaturo (CB)

LA LUCE DEL BENE E LA LAMPADA VINCHIATURESE DI SAN MICHELE ARCANGELO – La lampada di S. Michele

Alla tua luce vediamo la luce (Salmo 35)

Il primo pensiero di Dio fu un angelo e la prima parola di Dio fu un uomo (Khalil Gibran)

San Michele Arc. con la tua luce illuminami, con le tue ali proteggimi, con la tua spada difendimi

Carissimi in questa festa che vede, nella Chiesa Patronale di San Bernardino da Siena, all’altare dell’Arcangelo Michele, la ricollocazione dell’antica lampada cesellata d’argento di metà 1800, con la scritta “Dono a S. Michele il popolo di Vinchiaturo”, è dolce ringraziare i nostri avi (testimoni di fede) e riflettere sulla figura dell’Arcangelo e la portata del suo messaggio oggi. Egli è una figura ricorrente e trasversale nelle religioni, intrisa di notevole significato storico, spirituale, simbolico. Secondo l’Apocalisse, spetta a San Michele suonare la tromba che annuncerà il Giudizio Universale, che porterà alla consegna del Regno dei Cieli a Dio da parte di Gesù. Diversi sono i Cammini dell’Angeloossia i pellegrinaggi in Italia con l’offerta dell’olio per l’accensione della lampada come alla Sacra di San Michele in Val di Susa – TO a 1000 m. Abbazia, monumento simbolo del Piemonte con la I tappa italiana della Via Francigena e l’accensione del faro che rappresenta la spada dell’Arcangelo (simbolo di purezza). Il 29 settembre si festeggiano i Santi Arcangeli: Michele (Chi è come Dio?), Gabriele (annuncio di Dio), Raffaele (medicina di Dio). San Michele è il protettore dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, Patrono della Polizia di Stato e degli operatori nel mondo delle telecomunicazioni.

Chi è San Michele? L’Arcangelo è presente nelle tre religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo e Islam. Nell’Islam, insieme a San Gabriele istruisce il profeta Maometto. L’Islam accetta come rivelazione la totalità dell’Antico e Nuovo Testamento. Il nome di Mīkāʾīl (ميخائيل), o Mīkīl (ﻣﻴﻜﻴﻞ), è citato nel testo sacro principale, il Corano, quale angelo di pari rango con Jibrīl (Gabriele), inviati da Allah a istruire il profeta Maometto, dettandogli il Corano. Nell’ebraismo, San Michele è il principale sostenitore del popolo d’Israele ed è stato colui che ha rivelato a Sara la nascita del figlio Isacco. È il primo Arcangelo secondo la Sacra Scrittura, già menzionato prima dell’avvento di Cristo, citato nel Vecchio Testamento. Michele è menzionato sempre con la stessa parola ebraica equivalente di Arcangelo (tradotto come “principe”) in: Gd 9; Ap 12, 7; Zc 13, 1-2; difensore degli amici di Dio in: Dn 10, 13.21; protettore del suo popolo in: Dn12, 1. Nell’ultimo libro del Nuovo Testamento, l’Apocalisse di Giovanni, dopo la prima guerra in Paradiso (Ap 12:9, simmetrico a Genesi 3:20-24), l’Arcangelo è protagonista nella seconda guerra terrena della donna (Maria, madre di Gesù Cristo) contro il drago. San Michele guida di nuovo alla vittoria la milizia celeste degli angeli di Dio contro Lucifero, che fu serafino e fratello degli Arcangeli e i suoi angeli (un terzo del totale) ribelli e apostati. Secondo la profezia, alla fine dei giorni, San Michele è destinato a squillare la tromba annunziatrice del gran giudizio finale, quando, dopo aver ricapitolato ogni cosa in Cristo, il Regno dei cieli verrà riconsegnato da Gesù Cristo a Dio Padre per l’eternità. I nostri fedeli, visitatori e turisti come già i pastori transumanti, sulle vie tratturali con le greggi, ogni anno si recano sul Gargano e visitano il Santuario di Monte Sant’Angelo (FG), dove l’8 maggio (490 d.C.) ricorre la data della sua apparizione a San Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto, nella grotta in pietra, da cui la devozione che si è diffusa in tutta l’Europa.

Cosa ci insegna? Il valore della relazione con Dio e del suo primato che deve essere mantenuto con decisione e prontezza. Il valore della fortezza come virtù cardinale e dell’ascesi nella lotta e nel servizio all’Amore che è Dio. L’amore deve essere vivo, intenso, dinamico, pregnante; deve essere fuoco che brucia nel petto, deve essere fonte di vita nuova e splendore come per l’oro che viene raffinato nel crogiolo dal fuoco per renderlo prezioso con i suoi carati. Fratello fuoco simbolo di morte e di vita allo stesso tempo. “Laudato sì, mi Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte” scrive S. Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, nel Cantico delle creature. Il tutto sapendo che Dio è con noi se lo invochiamo, ci viene incontro e vuole la nostra graduale e amorosa dedizione a Lui.

Quale aiuto offre l’Arcangelo? Ci aiuta a combattere contro le debolezze, il tiepore, l’accidia e le tentazioni della quotidianità. Ci ricorda l’originaria bellezza della creatura dinanzi al Creatore. Egli, campione dei diritti di Dio contro Lucifero, è colui che nell’iconografia tradizionale, conficca la lancia sul corpo del diavolo. San Michele è l’Arcangelo la cui intercessione procura una santa morte davanti a Dio ed assiste le anime desiderose di andar incontro alla Luce morendo in Cristo e nella Sua Divina Volontà.

Qual’è il profumo dell’Arcangelo Michele? Il profumo di San Michele è l’incenso. E’ un aroma che accompagna l’orazione e attraverso cui si chiede l’intercessione del Principe degli Angeli. All’inizio della liturgia eucaristica il sacerdote mette l’incenso nel turibolo, lo benedice e incensa l’altare, in onore del Signore con la preghiera: Per intercessione di San Michele Arcangelo, che sta alla destra dell’altare dell’incenso, e di tutti i suoi santi, il Signore voglia benedire questo incenso e accoglierlo come profumo a Lui gradito.

In che parte del cielo si trova San Michele? Egli splende all’interno della gerarchia celeste. Lo Pseudo-Dionigi e San Tommaso dicono che vi sono tre gerarchie in mezzo agli angeli e che ognuna di esse è divisa in tre cori oppure ordini distinti. Nella prima figurano i Serafini, che possiedono ad un grado sovreminente il privilegio dell’amore, i Cherubini con la scienza, i Troni con la pace e la stabilità. La seconda gerarchia comprende le Dominazioni che rappresentano il sovrano dominio del Creatore, le Virtù che hanno la forza come prerogativa, le Potenze che hanno per attributo la giustizia. Infine nella terza gerarchia vi sono i Principati che vigilano sulle nazioni, gli Arcangeli che sono i messaggeri straordinari dell’Altissimo e gli Angeli che sono i suoi normali messaggeri. Egli porta il nome di Arcangelo perché è stato nel mondo l’inviato straordinario di Dio. Tuttavia la Scrittura, i Padri, i teologi ci autorizzano a porlo più su che nella terza gerarchia. Possiamo dire con il santo diacono di Costantinopoli, Pantaleone, che in cielo, San Michele è il primo e il più bello di quegli angeli le cui miriadi popolano il Paradiso: la più grande e radiosa Stella dell’ordine angelico, ed è collocato appena sotto Dio e la Trinità. La spada che impugna, presente sia nella tradizione iconografica orientale sia in quella occidentale quale elemento di forza è simbolo di guarigione e di giustizia. San Michele non giudica ma si erge a difensore della reggenza divina sul cosmo e pone il potere di giudizio solo nelle mani dell’Altissimo e Sommo Creatore.

Dove è apparso l’Arcangelo Michele? La prima volta San Michele è apparso sul monte Gargano a San Lorenzo Maiorano, allora vescovo dell’Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, nel 490. Allo stesso vescovo, che gli dedicò la grotta il 29 settembre 493, è apparso in altre due occasioni. Sempre sul Gargano si registra una quarta apparizione nel 1656 mentre in tutta Italia infieriva una terribile pestilenza. In quel tempo vi era alla guida della diocesi l’Arcivescovo Alfonso Puccinelli, il quale si rivolse all’Arcangelo con preghiere e digiuno. San Michele gli apparve in uno splendore abbagliante e gli ordinò di benedire i sassi della sua grotta scolpendo su di essi il segno della croce e le lettere M.A. (Michele Arcangelo).

Conosci la Linea del drago? Nel mondo ci sono luoghi che suscitano una profonda curiosità, luoghi che uniscono mistero e religione e tutti, credenti o meno, ne sono attirati. È il caso della cosiddetta Linea di San Michele, una linea immaginaria che attraversa l’Europa, collegando sette monasteri dedicati all’Arcangelo. La Linea del drago o Linea di San Michele (Ley Lines) parte dall’Irlanda e arriva fino in Israele, è una retta che congiunge idealmente sette monastericonsacrati all’Arcangelo: Skelling Michael (Irlanda, costruito nel 588 d. C), St. Micheal’s Mount (Gran Bretagna), Mont Saint Michel (Francia), la Sacra di San Michele (Piemonte, Italia), Santuario di San Michele (Foggia, Italia), Monastero di San Michele (Grecia), Monastero del Monte Carmelo (Israele). Tali monasteri sono lontanissimi uno dall’altro, ma si trovano in perfetto allineamento, addirittura i monasteri della Francia, del Piemonte e del Gargano sono equidistanti l’uno dall’altro a una distanza di 1000 km.

Conosci le sue tappe in Italia? L’Italia è l’unica ad avere nella Linea di San Michele due monasteri, uno in Piemonte e l’altro in Puglia. La Sacra di San Michele, in Val di Susa, è un imponente complesso architettonico, costruito intorno all’anno mille. Ebbe il suo maggior sviluppo dal XII al XV. Fu in questo periodo che l’Abbazia fu ampliata e furono aggiunti diversi edifici. Rimasta abbandonata per circa due secoli Carlo Alberto di Savoia, desideroso di far risorgere l’antica Abbazia, la concesse ad Antonio Rosmini, fondatore dell’Ordine di carità dei rosminiani che la riportarono all’antico splendore e ne sono tutt’oggi i custodi.  L’Abbazia è immersa nelle campagne piemontesi, con il suo fascino fu d’ispirazione a Umberto Eco per Il Nome della rosa. Il Santuario di San Michele in Puglia si trova nel Gargano, a Monte Sant’Angelo (Foggia), è uno dei principali centri di culto. Già frequentato dal 490 d. C, anno in cui fece la sua prima apparizione San Michele, un primo santuario fu costruito nel 493 d. C nei pressi della grotta dove era avvenuta, tre anni prima, l’apparizione.

Chiediamo all’Arcangelo di far ardere nel nostro cuore la lampada della fede col fuoco vivo dell’Amore; invochiamo la sua protezione “nel buon combattimento della vita” per rimanere uniti nelle difficoltà, unendo dolcezza e fermezza (come insegnava S. Francesco di Sales); domandiamo la luce di Dio e l’intelligenza per intus legere e cum prendere e risvegliare il pensiero cosciente e il coraggio (cor habeo) nella via del cuore per combattere l’egoismo materialista e nichilista, che rinchiude in false sicurezze e autentico male dei nostri giorni.

Preghiera (di Papa Leone XIII, voluta nella S. Messa da Papa Francesco): San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii Tu nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, Te ne preghiamo supplichevoli! E Tu, o Principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime. Amen.

Auguri a Vinchiaturo che ricolloca e accende l’antica lampada di San Michele e conserva il cippo in pietra sul tratturo della Via micaelica al Santuario di S. Maria delle Macchie; ai fedeli fieri della santa radice della fede e a quanti festeggiano, amano, venerano ed invocano il grande Arcangelo. Mi piace chiudere con la frase di un grande poeta e mistico della cultura spirituale orientale per alzare sempre lo sguardo verso la Luce del Cielo infinito: Io credo che siamo liberi, entro certi limiti, eppure sono convinto che c’è una mano invisibile, un Angelo guida, che in qualche modo, come un’elica sommersa, ci spinge avanti (Rabindranath Tagore). Auguri a te e al tuo angelo che, lo storico d’arte,Domenique Ponnau definisce come il musicista del silenzio di Dio. E portati da questa dolce presenza guardiamo non la superfice, non l’apparenza ma in profondità ossia con gli occhi del cuore; avanziamo in equilibrio, armonia e bellezza; facciamo della nostra vita un dono rinnovato e continuo nel servizio a tutti. E nel volto del fratello e sorella, che non a caso incontriamo sul cammino, scorgeremo il sorriso dell’Angelo! E nell’impegno di ogni giorno rinascerà la Speranza!

Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.

Vinchiaturo (CB): 29 settembre 2023                                                         Il Parroco: don Peppino C.

Festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele