COME PRESENTARE IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE AI FANCIULLI

Con il Battesimo siamo entrati a far parte della Chiesa, diventiamo figli di Dio e fratelli di Gesù. Quindi diventiamo fratelli reciprocamente fra di noi. Dio Padre ci chiede di amarlo con tutto il cuore come figli e di amare gli altri come nostri fratelli. Gesù, che ci ama, con la sua morte e risurrezione ci ha aperto le porte del Paradiso. Sta a noi percorrere la strada che conduce al Paradiso: amare il Signore sopra ogni cosa, amare gli altri sinceramente, rispettare i genitori e obbedire loro, dire la verità, aiutare gli altri, voler bene non solo agli amici ma anche a quelli che ci hanno fatto qualche male e saperli perdonare. Ma se noi non ci comportiamo bene, smarriamo la strada buona. Il peccato ci allontana da Dio e ci rende tristi. Per fortuna Gesù non ci abbandona nella strada del male e ci vuole riportare nella strada giusta. Per questo motivo ha voluto darci il sacramento della Riconciliazione: con questo sacramento Dio Padre ci accoglie, ci perdona, ci dona la gioia di ritornare a Lui. Un sacerdote è sempre pronto ad ascoltarci nel nome di Gesù e della sua Chiesa. A lui diciamo con sincerità i nostri peccati. E lui ci comunica il perdono del Signore. Sentiremo nel nostro cuore una profonda gioia. E una gioia infinitamente più grande la prova Dio stesso, come è avvenuto quando ha abbracciato il figliol prodigo che era tornato alla casa paterna. Il sacramento della Riconciliazione è l’abbraccio gioioso del Signore.

Mons. Giuseppe Greco
Celebrazione del sacramento della Riconciliazione. Illustrazione di A. Brasioli.

Tratto dal foglietto “La Domenica” del 5 marzo 2014